Coordinamento Italiano Professionisti della Relazione d’Aiuto

Sguardi reciproci sulla legge 180 in Europa e nel mondo

A cura di Cecilia Edelstein

M@gm@ Rivista internazionale di scienze umane e sociali

vol.17 n.2 Maggio - Agosto 2019. ISSN 1721-9809

(https://www.analisiqualitativa.com/magma/1702/1702.pdf)

Il volume, sulla situazione della salute mentale in Europa e nel mondo, porta il nome della tavola rotonda, organizzata da Cecilia Edelstein, che si è svolta al convegno internazionale del CIPRA a novembre 2018 per il quarantennale della Legge Basaglia e contiene gli interventi che ci sono stati, tradotti da Edelstein, più una sua introduzione; include anche immagini inedite che Paola Grifo, psicologa e psicoterapeuta, socia CIPRA, ci ha fatto conoscere:
ogni articolo pubblicato viene accompagnato da un disegno, opera di utenti del Centro Diurno “Il Laboratorio” del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Ospedaliera di Bergamo, all’interno del quale Paola lavorava; i disegni, svolti nel contesto di un progetto dell'“Atelier d’Arte” sulla Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo, sono stati esposti sia in uno spazio del Comune di Bergamo per giovani, sia in un Liceo Scientifico della città. Il progetto era stato intitolato “Diritti… e rovescio”.

Ogni disegno rappresenta uno dei 30 articoli della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo e noi ne abbiamo scelti alcuni, uno per ciascun intervento. Ringrazio per questo dono prezioso Paola, psicologa del servizio di riabilitazione Day Care, e Federica Fornoni, educatrice referente dell’Atelier e del progetto sui Diritti; le immagini hanno arricchito con un linguaggio estetico e simbolico i contenuti della monografia.

Cecilia Edelstein

(Dalle conclusioni della curatrice del volume):
“Dalla tavola rotonda estera, oggetto del presente volume, emerge una panoramica mondiale critica, talvolta allarmante, per quanto riguarda lo stigma nella maggior parte dei Paesi del mondo, in cui le politiche sociali creano un sistema di salute mentale che non può esimersi dall’utilizzo del potere e la conseguente discriminazione sociale; un distorto utilizzo del potere si esprime anche attraverso eserciti di professionisti della relazione d’aiuto che si trovano sempre più in posizione piramidale. Strutture territoriali non connesse in modo armonico e ospedali psichiatrici o dipartimenti di diagnosi e cura finiscono per rinchiudere le persone, utilizzando ancora la contenzione meccanica e neurolettici anziché relazioni terapeutiche. All’interno di questa costellazione, la Legge Basaglia rischia di rimanere un’icona. Sembra essersi confermata la tesi di Foot, che osserva come la psichiatria oggi appare come arrestata, cristallizzata, se non tornata indietro, abbandonando l’obiettivo della cura e del reinserimento della persona con un disagio psichico nel territorio e favorendo un’eterna permanenza all’interno dei servizi.

Tuttavia, in sede di convegno è passato anche e soprattutto un altro messaggio trasversale: il desiderio di continuare a lavorare per estendere il concetto di giustizia sociale fra cittadini e addetti al lavoro e di portare avanti un necessario e possibile processo di deistituzionalizzazione e umanizzazione dell’intero sistema di salute mentale, compresi utenti e operatori appartenenti agli ambiti sociale, assistenziale, sanitario ed educativo. L’evento ha avviato conversazioni, dialoghi, scambi e, come scrive Galli, condirettore della rivista Psicoterapia e Scienze Umane nella premessa al volume sull’apertura della prima giornata, “le domande proposte da Paolo Migone in sede di convegno non hanno trovato risposta ma il rilancio del dibattito, in un’atmosfera di rispetto e stima tra gli interlocutori” (Galli, 2019, pag. 9).”

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