Da: Cecilia Edelstein <
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
>
Oggetto: Re: [cipra-soci] Ancora una vittima in un SPDC e attività del CIPRA a seguito
Data: 20 agosto 2019 11:18:15 CEST
A: Antonio Restori <
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
>
Cc: "santi.lagana via cipra-soci" <
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
>
cari tutti,
sono queste tematiche che ci toccano da vicino, tutti.
Alla luce di questo terribile evento, dopo che la faccenda di Bibbiano ha messo in dubbio aspetti basilari dell’intero sistema oggi reggente, tematiche tutte legate a quella dell’utilizzo - proprio o improprio - del potere nella relazione d’aiuto, abbiamo deciso, come direttivo, di aggiungere all’agenda con le prossime attività già programmate una serie di serate.
Le serate sono state pensate sulla scia di quelle “editoriali” svolte fra il 2017 e il 2018 con i direttori delle riviste professionali che abbiamo interpellato.
Questa volta le abbiamo pensate con un lungo titolo:
“Contro l’utilizzo improprio del potere dettato dal ruolo nella relazione d’aiuto”.
Con la ripresa autunnale, inizieremo subito le azioni per la costruzione di una rete di psichiatri contrari alla contenzione meccanica, favorevoli a un approccio umano, dialogico, affettivo, terapeutico in quel senso. Anna Barracco ha già un programma iniziale.
Faremo la programmazione delle serate che, presumibilmente, partiranno con l’inizio del 2021 e andranno avanti a cadenza mensile fino al termine del nostro mandato (che sarà ad aprile).
Su questa tematica vorremmo affrontare i diversi ambiti, cioè anche quello educativo e quello socioassistenziale, non soltanto quello sanitario.
Vi terremo aggiornati. Questa è una mail che anticipa idee non ancora confezionate in attività finite e ben definite, per coinvolgere chi di voi fosse interessato. Vi aspettiamo quindi numerosi!
Tra l’altro, da qui ad aprile bisognerà coinvolgere nuovi soci disposti a spendersi con il CIPRA e questa è un’occasione.
Vi ricordo infine quali le attività già programmate:
- giornata del 18 ottobre a Parma
- presentazioni del libro Le diverse professioni nella relazione d’aiuto. Un movimento emergente il 22 ottobre all’Università di Verona
- presentazioni del libro Le diverse professioni nella relazione d’aiuto. Un movimento emergente il 3 dicembre alla Casa della Psicologia a Milano.
A breve vi scriveremo su un nuovo servizio che è stato pensato a mo’ di gruppo chiuso legato alla pagina Facebook del CIPRA. Ma questo in un’altra mail. Il gruppo, già impostato e pronto, partirà a inizio settembre.
Un abbraccio di buon proseguimento (spero per la maggior parte ancora di vacanze, ma anche di lavoro per chi al lavoro),
Cécile
dott. Cecilia Edelstein
Presidente Shinui - Centro di Consulenza sulla Relazione
-----------------------------
Presidente CIPRA - Coordinamento Italiano Professionisti della Relazione d’Aiuto
AVVERTENZA ai sensi del Regolamento Europeo per la Protezione dei Dati Personali 2016/679 del 27.04.2016 - GDPR (General Data Protection Regulation): questo messaggio è destinato esclusivamente alla/e persona/e indicata/e fra i destinatari. Tutte le informazioni ivi contenute, compresi eventuali allegati, sono da ritenere esclusivamente confidenziali e riservate secondo i termini del vigente D.Lgs. 101/2018 in materia di privacy e del Regolamento Europeo 679/2016 – GDPR. E' quindi espressamente vietato ai non destinatari leggere, copiare o comunque utilizzare questo messaggio o diffonderne il contenuto senza autorizzazione. Se avete ricevuto per errore questo messaggio, Vi preghiamo cortesemente di distruggerlo e di avvertire immediatamente il mittente.
Il giorno 16 ago 2019, alle ore 14:22, Antonio Restori < Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. > ha scritto:
salve
credo che le energie debbano essere dirette soprattutto alla filiera che precede il passaggio in SPDC...
Diversamente l'assenza di costrizioni in quel luogo è pratica virtuosa solo di chi ha scelto comunque e sempre la strada del dialogo.... e per seguire questa pratica bisogna essere persone di un eleganza estetica spiccata... Ma come si sà la maggior parte dei professionisti delle relazioni di aiuto hanno seguito formazioni lineari.
Antonio
----- Il 15-ago-19, alle 14:14, Cecilia Edelstein Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ha scritto:
carissimi soci,
in questo ferragosto in cui spero che stiate tutti riposando, purtroppo vi
giungo con una brutta notizia. Vi copio qua sotto il messaggio postato ieri
nella pagina Facebook del CIPRA, per chi non utilizza questo mezzo di
comunicazione:
"Ancora una vittima in un SPDC, questa volta a Bergamo. Un incendio, la cui
origine è in accertamento, ha causato la morte di una giovane di 19 anni,
ricoverata nel reparto di psichiatria, 'bloccata pochi istanti prima
dell’incendio, a causa di un forte stato di agitazione, dall'équipe del
reparto'(L’Eco di Bergamo, 13 agosto 2019).
Come CIPRA, insieme a Psichiatria Democratica, proveremo a capire la dinamica
dell’accaduto e continueremo a lottare perché la pratica della contenzione non
venga più utilizzata né mai considerata ’terapeutica’.”
Vi incollo altresì il comunicato di Psichiatria Democratica che Antonello
D’Elia, il presidente e nostro socio, mi ha inviato per diffondere in questa
lista e ovunque troverete adeguato.
Da questo autunno proveremo a costruire una rete di psichiatri contrari alla
contenzione meccanica e a quella chimica pesante. Vi terremo aggiornati e
qualunque contatto abbiate vi preghiamo di comunicarcelo.
Un caro saluto!!
Cécile
Salvatore Di Fede
<https://m.facebook.com/profile.php?id=100010604533508&fref=nf&refid=52&__tn__=C-R>Per
Psichiatria Democratica la contenzione non è un atto terapeutico e non può più
essere consentita.
La drammatica morte di una giovane donna a Bergamo ripropone a noi tutti,
operatori della Salute Mentale, la responsabilità di impedire la pratica
violenta della contenzione fisica nell'affrontamento della crisi... Si ripetono
da tempo gli episodi di maltrattamenti e di eventi tragici nel corso di TSO
come di decessi nel corso di contenzioni fisiche: gli uni e gli altri non sono
rubricabili come effetti collaterali o fenomeni avversi di protocolli di cura.
Sono, bensì, l'esito di modalità di affrontamento della crisi psicotica che
rinunciano all'incontro con l'altro che tutti potremmo essere, con l'altro che
non riconosciamo più come umano, e dunque nostro, e che abbiamo ripreso a
sentire come diverso, estraneo e quindi pericoloso (e la volontà e
responsabilità politica di questa attualissima regressione culturale e sociale
non sono certamente estranee a questi accadimenti).
La deriva manicomiale di queste pratiche coercitive nell'ambito della sanità
pubblica non può essere oltremodo sopportata, subita o consentita: Psichiatria
Democratica continuerà a lottare perché gli operatori della Salute mentale
abbiano le risorse per riaffermare che un altro modo di affrontare la crisi sia
sempre possibile e che vengano rispettati i diritti delle persone sottoposte a
ricoveri in regime ospedaliero. Il nostro impegno è per impedire che le
pratiche di salute mentale che ci hanno liberato dal manicomio siano sostituite
da una psichiatria estranea all'umano.
dott. Cecilia Edelstein
Presidente Shinui - Centro di Consulenza sulla Relazione
www.shinui.it<http://www.shinui.it/>
-----------------------------
Presidente CIPRA - Coordinamento Italiano Professionisti della Relazione d’Aiuto
www.cipraweb.it<http://www.cipraweb.it/>